In generale, è raro che gli alberi abbiano bisogno di essere potati; ciò può essere tuttavia necessario per tagliare o raccordare i rami al fine di mantenere la forma desiderata. I rami morti o danneggiati, inoltre, dovrebbero essere sempre recisi, poiché potrebbero cadere; a volte è necessario togliere anche i rami sani che pendono sopra un tetto, una strada o in altrui proprietà. La potatura dei rami più alti in alberi molto grandi e l’abbattimento di grossi esemplari è meglio siano lasciati a personale specializzato. Se si deve ricorrere a una scala per raggiungere i rami da potare, assicurarsi che essa sia ben stabile e in grado di sopportare il carico.
Gli alberi da frutto, al contrario di quelli ornamentali, vanno potati regolarmente per favorire la fruttificazione.
Gli alberi decidui vanno potati in inverno, dopo che le foglie sono cadute; costituiscono eccezioni il ciliegio giapponese, che (leve essere potato nella tarda estate, le betulle, gli aceri e i noci, che tendono a perdere linfa se potati dopo novembre.
Non è necessario potare le conifere, a meno che non sia indispensabile per motivi particolari; in questo caso si dovrà operare in marzo o in aprile.
Indice
Mantenimento della forma della pianta
Tagliare con cesoie i getti laterali inutili formati da un albero giovane e quelli sviluppati da piante adulte dove sia già stato segato un grosso ramo. Cesoie e tronchesino da potatura si devono usare anche per tagliare alcuni dei getti laterali che si allungano verso il centro della pianta, dove invece i rami devono essere ben distanziati fra loro.
Quando un giovane albero comincia a biforcarsi, può subire un danneggiamento della forma, soprattutto grave se si tratta di conifere piramidali a fusto singolo, coltivate proprio per il loro valore ornamentale. Nel caso appunto di conifere, il ramo da eliminare va tagliato completamente, mentre negli alberi decidui essi si possono raccorciare a metà della lunghezza, tagliando diagonalmente appena sopra una gemma rivolta verso l’esterno.
Ciò indurrà tale gemma a emettere nuovi getti orizzontali.
Se un ramo troppo robusto rovina la linea complessiva dell’albero, bisogna raccorciarlo di circa 2/3 della sua lunghezza, usando un tronchesino da potatura, un potatoio o una sega a telaio tubolare a seconda delle dimensioni del ramo da recidere (vedi SEGHE). li taglio va eseguito in prossimità di un altro getto laterale che cresca nella stessa direzione.
Segare completamente qualsiasi ramo che appaia malato, morto o danneggiato, e anche ogni ramo che si incroci o urti contro un altro.
Taglio dei rami inutili
Usare una sega a telaio tubolare o un potatoio. Non cercare di segare un ramo lungo e pesante con un solo taglio, poiché esso potrebbe lacerarsi lungo il tronco e danneggiare la corteccia; tagliarlo invece in più pezzi fino ad arrivare a 45 cm dal tronco (vedi illustrazione).
Per eseguire il taglio finale alla base del ramo, segare dal basso verso l’alto vicino al tronco per circa 1/3 del suo diametro; quindi segare dall’alto fino a incontrare tale taglio. Livellare infine con un coltello affilato i bordi rimasti irregolari.
Cicatrizzazione della ferita
Dopo aver segato un ramo di diametro superiore a 2,5 cm, coprire il legno vivo con preparati cicatrizzanti per potature. Non tutti però sono d’accordo su questo metodo di cicatrizzazione della ferita: alcuni affermano che esso preservi la pianta dalle malattie (e consigliano di usare prodotti cicatrizzanti in aree a rischio), altri pensano invece che sia un lavoro inutile e persino dannoso.
Sono molti, comunque, coloro che preferiscono trattare le ferite.