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Come Scegliere Torcia a Led

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Avere un punto luce a portata di mano quando viaggiamo in macchina, quando andiamo in campeggio, o semplicemente da tenere a casa in caso di necessità o in assenza di corrente elettrica è sempre molto utile, no? Chi di noi non ha almeno una torcia a casa?
Questi dispositivi luminosi portatili sono davvero importanti quando ci troviamo al buio e in situazioni particolari. Un oggetto semplicissimo ed utilissimo.

Una torcia può essere costituita da questi elementi
-lampadina a incandescenza o a led che viene inserita a sua volta all’interno di un riflettore per aumentare la luce emanata;
-lente protettiva in plastica o in vetro;
-scomparto dove si racchiude la fonte che alimenta la torcia che può essere a pila, dinamo (che trasforma il lavoro meccanico in energia elettrica), a condensatore o ad accumulatore di energia nel caso delle torce a energia solare.

La prima torcia, inventata nel 1898 da David Misell aveva il riflettore in ottone ed era alimentata da una pila sinco-carbone. Oggi in commercio troviamo l’evoluzione di quella prima torcia o torce più innovative che sfruttano i sistemi messi a punto per lo sviluppo dell’energia a partire dalle risorse rinnovabili quali ad esempio l’irraggiamento solare, come accade con le torce a energia solare. Inoltre il materiale che si predilige per la costruzione di una torcia non sarà di certo l’ottone, ma piuttosto l’alluminio e la plastica, e alla lampadina a incandescenza si predilige di sicuro il led conosciuto per le sue caratteristiche di lunga durata e basso consumo.

Ad oggi le torce led hanno completamente soppiantato quelle ad incandescenza.
Esistono infatti diversi topologie di torcia. Prendiamo ad esempio il modello LJUSA dell’Ikea, che ha un corpo in plastica con riflettore in alluminio. Contiene al suo interno un condensatore che serve ad accumulare la carica elettrica prodotta da un meccanismo manuale formato da una piccola manovella che girata per un totale di 20-30 volte produce 1.5 minuti di luce. Costo solo 3,99 €.
Esistono anche torce led a doppia alimentazione (solare e dinamo). Questo tipo di torce, hanno sia un pannello solare (il cui scopo è quello di convertire l’energia solare in energia elettrica), sia la dinamo che, per mezzo di una maniglia, trasforma il lavoro meccanico in energia elettrica e in alcuni casi che possono anche essere usate per ricaricare il cellulare in caso di emergenza perché dotate di uscita USB a cui collegare il cavetto per il cellulare.
Addirittura alcune di queste torce a led (con due o tre led) hanno un tasto che permette di impostare la luminosità a due o a tre led.
In commercio questo tipo di torce a led possono essere acquistate al prezzo di circa 20,00 € .
Esistono poi le torce ricaricabili, consigliate per essere custodite sempre in macchina che si ricaricano posizionandole nel vano accendi sigari e che, in commercio, possiamo trovare al prezzo di circa 9,00 € anche in base alle caratteristiche.

Ma l’inventiva dell’uomo non finisce qui. Vi parleremo adesso di eclatanti esempi di quanto possa essere geniale la mente umana. La giovane Ann Makosinski, ad esempio, ha partecipato alla Fiera della Scienza di Vancouver arrivando al secondo posto con la sua innovativa creazione di Hollow, una torcia alimentata dal calore umano. Infatti è il calore trasmesso dalla mano che regge la torcia permette l’accensione della lampadina.
La giovane ragazza è riuscita a sfruttare l’effetto termoelettrico che Jean Peltier ha scoperto nel 1834, secondo cui in un circuito costituito da due giunzioni e nel quale viene fatta scorrere corrente, una giunzione assorbe il calore e la stessa quantità di calore assorbita viene emessa dall’altra giunzione. Questa torcia è costituita semplicemente da un tubo di alluminio che si trova all’interno di un altro tubo in PVC. La parte esterna presenta una parte intagliata per facilitare il contatto della pelle con il dispositivo in modo da permettere lo scambio di calore e così l’accensione della lampadina.

Ma un’altra idea innovativa, anche se questa comporta un “non indifferente” dispendio di energia è la Jumping Light. Si tratterebbe di una comune corda per saltare se non fosse che le due impugnature (solitamente in legno o in plastica) nascondono una dinamo che accumula l’energia cinetica prodotta dalla rotazione della corda; l’energia prodotta a sua volta alimenta un faro a led a basso consumo ed alta luminosità che è contenuto nell’impugnatura.
Questo fa della Jumping light una tra le più inaspettate torce a led e una tra le più innovative torce ricaricabili.

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