Scrivere un blog significa condividere le proprie parole, i propri pensieri. Scrivere un bog di cucina, invece, significa raccontare i propri gusti e condividere i sapori. Per questo motivo non ho potuto fare a meno di notare che il post più letto, quello più cliccato, è la ricetta della Pasta e Patate. E pensare che quando l’ho inserita ero sicura che non sarebbe interessata a nessuno. Voglio dire, facendo un giretto su internet e sbirciando qua e là altri blog di cucina, la cosa di tutta evidenza è la ricerca di ricette il più originali possbili, che descrivono proposte di accostamenti di sapori, odori e colori, che forse spesso si spingono anche troppo al di là del gusto consentito dal palato. Così pensavo che anch’io dovessi impegnarmi ad inseirre i consigli di preparazione di piatti particolari, di quelli che fai una volta nella vita giusto per provare, ma mi sbagliavo. Le statistiche del blog sui post più cliccati non lasciano spazio ad altra interpretazione, se non quella che i piatti tipici, quelli radicati nella tradizione culinaria italiana, sono i più cucinati. E sono forse allora anche i più buoni.
E’ per questo motivo che qualche giorno fa, una domenica fredda (bhè insomma, quest’anno il freddo a Roma ancora deve arrivare, ma era già Novembre inoltrato e quindi ero comunque esortata dal calendario a preparare questo piatto), mi sono armata di macchinetta fotografica ed ho fotografato tutti i passaggi di una vera e squisita pasta e fagioli alla romana, ma senza la cotica…..
Eh sì, per i più golosi di questo piatto sarà un vero e proprio smacco sentirmi parlare di pasta e fagioli alla romana senza le cotiche, ma non vi arrabbiate troppo, cercate di capirmi. Le cotiche sono quanto di più grasso esista al mondo, sono come un tocco di grasso gelatinoso piazzato al centro di una arteria e mai vorrei essere artefice del vostro alto tasso di colesterolo!
Come scoperto quest’oggi, di pasta e fagioli ce ne sono tantissime versioni, anche molto differenti tra loro, ma ciò che contraddistingue quella romana, o meglio del Lazio, sono tre cose: la cottura della pasta direttamente nel tegame dove sono cotti i fagioli, l’uso delle cotiche, e l’uso di cannolicchi rigati.
E ora non resta che raccontarvi la mia ricetta.
Occorrente
INGREDIENTI per 6 persone:
500g FAGIOLI BORLOTTI secchi
1 CIPOLLA
1 costa di SEDANO
1 CAROTA grande
3 specchi d’AGLIO
2 foglie d’ALLORO
1 – 2 ramoscelli di ROSMARINO
200 g PASSTA DI POMODORO
2 PATATE
300 g di CANNOLICCHI
Preparazione
1) per prima cosa, la sera prima ho messo i fagioli a bagno con un pizzico di bicarbonato (non è necessario, serve ad ammorbidire i fagioli). I fagioli devono restare a bagno per almeno 8-12 ore, durante le quali si gonfieranno notevolmente, quindi consiglio vivamente di lasciare abbondante acqua sopra il livello dei fagioli.
2) tagliare grossolanamente una cipolla, una carota e una costa di sedano.
3) In un recipiente moooolto capiente far soffriggere con un pò d’olio d’oliva extravergine gli odori appena tagliati. A chi piace, è possibile aggiungere anche un pezzettino di peperoncino.
4) nel frattempo, pelare e tagliare a pezzi medio grandi due patate.
5) e in un altro tegame preparare un brodo caldo di verdure. In questo caso l’ho spudoratamente fatto sciogliendo un dado in acqua calda. Sarebbe preferibile un brodo fatto con verdure vere!
6) Un volta che la cipolla si è un pò imbiondita, aggiungere anche le patate tagliate a cubetti. Continuare un pò la cottura a fiamma medio-bassa.
7) Dopo qualche minuto, aggiungere anche un pò di salsa di pomodoro e continuare la cottura a fiamma un pochino più alta. E’ importante che la salsa di pomodoro non sia molta, serve solo a dare un pò di sapore e a colorare la minestra.
8) Mentre procede la cottura del pomodoro e delle patate, scolare bene i fagioli. Una volta che il sugo si sia un pò ristretto, aggiungerli nel tegame.
9) Mescolare bene. A questo punto aggiungere il brodo, tre spicchi d’aglio in camicia e schiacciati, le foglie d’alloro che servono per rendere la minestra più digeribile, e i ramoscelli di rosmarino.
10) Far cuocere a fiamma bassa e con coperchio chiuso per almeno 2 ore.
Quando i fagioli saranno cotti, togliere quello che è rimasto del ramoscello di rosmarino, le foglie d’alloro e gli spicchi d’aglio.
11) A questo punto, con un mestolo estrarre dalla minestra i cubetti di patate, tutti gli odori e qualche fagiolo. Metterli in un piatto e con una forchetta schiacciarli tutti fino a farli diventare una purea.
12) Poi rimettere la purea nel tegame. Mescolare bene affinchè diventi una minestra molto omogenea e densa.
13) Riaccendere il fuoco a fiamma bassa e questo sarà il risultato! Deliziosa!
14) Non appena bollirà di nuovo, buttare giù i cannolicchi (io ho messo gli spaghetti spezzati, perchè ahimè, ho ricordato solo all’ultimo momento che li avevo finiti!
15) Per ultimo, servire rigorosamente in comode ciotole e non in un normale piatto fondo.